U18, MANCA ANCORA QUALCOSA

Si è notato in questa fase Gold come la nostra U18 abbia un rendimento altalenante, viste le vittorie di misura ma anche le sconfitte disastrose.
Questa squadra, però , ha dimostrato di poter giocare un’aulica pallacanestro e ha sfoggiato sprazzi di un grande talento, che sfortunatamente non riesce ad esprimere a pieno.
Da cosa dipende ciò? Potremmo individuare la risposta a questa nostra domanda analizzando l’ultima partita contro il Mola, persa per 80-77.
I ragazzi partono bene, la partita è punto a punto e si avverte una certa rivalità nell’aria.
Il grande protagonista del primo quarto è Sirressi (12 punti) che, nella sua prima gara da titolare, segna il canestro d’apertura del match e sfodera un’ottima prestazione, consolidata da difesa, punti e rimbalzi.
Primo quarto che vede la Murgia in svantaggio per 16-14.
Black out U18 nella seconda frazione di gioco, i ragazzi non riescono a fermare il contropiede avversario e subiscono tanti, troppi punti. La squadra però non demorde, e si regge in piedi grazie anche ai punti di Disanto (9), Perrone (3) e Difonzo E. (4).
Emorragia fermata troppo tardi dalla difesa Murgiana, che in questo quarto subisce uno scarto di 10 punti con un parziale di 28-18, e va negli spogliatoi con il morale a pezzi.
Osservando i ragazzi in campo nella terza frazione di gioco, si osserva come in loro sia cambiato qualcosa.
Sembra che si inizi ad intravedere la grinta dei grandi match, quella forza che , una volta sull’orlo del baratro, ti spinge a risalire, fino a quando non sei in grado di osservare dall’alto ciò che prima ti opprimeva.
Ed è così che i ragazzi si riprendono, passo dopo passo, iniziando dai tiri liberi di Schiavarelli (1), passando per il post di un secolare Difonzo V. (16), giungendo ad intimorire il Mola, che fino a quel momento si sentiva la vittoria in tasca. Parziale 19-18.
Una volta assodato che il baratro non fa più parte di te e che tu sei riuscito ad andare oltre, il tuo inconscio si accorge dell’impresa, e tutto ciò che avviene dopo è meraviglia.
Credo che tutti quanti siate meravigliati di non aver ancora sentito un certo nome in questo articolo, un lottatore, un guerriero, la stella cometa di questa squadra, che segue la sua scia per giungere alla meta.
Perché nell’ultima frazione di gioco la Murgia rientra in partita grazie alla “Peak Performance” di Caponio, autore di 32 punti nella partita, di cui 21 nell’ultimo quarto.
Il playmaker Murgiano semina il panico nella difesa avversaria, che lo raddoppia, lo triplica, ma non riesce a placare la sua ira funesta.
L’unico fattore in grado di fermare Caponio è stato il tempo, che non ha permesso la rimonta alla Murgia, ma ha insegnato ai ragazzi quale sia il valore dell’impegno e del sacrificio, che sicuramente in futuro impiegheranno sin dall’inizio della partita.

 

Francesco Pontrandolfo

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